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Un'ottantina le persone che ieri sera hanno partecipato a Trieste alla manifestazione promossa dalle associazioni No Cpr No Frontiere FVG, Strada Si.Cura e Linea D'Ombra, per protestare pubblicamente contro le politiche europee sui confini.
Ragazzi e famiglie torneranno nelle piazze nei prossimi giorni. Il presidente Fedriga però ricorda che “terminare il quadrimestre con la didattica a distanza è una scelta di responsabilità, accolta favorevolmente dalla maggior parte del mondo scolastico".
Ancora più giù la Lombardia, dove la partenza a rilento del piano vaccinale ha provocato anche un rimpasto di Giunta.
L’assessore all’istruzione Alessia Rosolen, pur comprendendo il disagio delle famiglie, invita però alla calma e ricorda che “forzare i tempi per un rientro a scuola oggi avrebbe prodotto una serie di conseguenze molto pericolose”.
I numeri dei positivi e dei ricoverati rimangono comunque alti, e pongono il Friuli Venezia Giulia fra le regioni a rischio di un inasprimento delle misure di prevenzione.
Confermati molti fuochi epifanici in serata, ma con la sola presenza degli organizzatori: dalla direzione di fumo e faville gli anziani traggono previsioni sul futuro dell’anno iniziato.
L'immunizzazione di personale e ospiti delle case di riposo è una delle priorità per la regione, ma rimane da risolvere il problema del “consenso informato" da parte dei residenti anziani.
L'immagine, una vignetta contro la presenza cinese a Trieste, ha alimentato il confronto politico e provocato la reazione della comunità cinese. Dei vandali hanno poi lacerato alcuni posters, e lasciato scritte contro l’odio razziale.
L’ordinanza sarà firmata a breve dal governatore Fedriga, ma analoghe decisioni dovrebbero essere prese anche da altre amministrazioni regionali.
Contro la presenza costante della bandiera si è però dichiarata contraria la maggioranza di centro destra a Duino Aurisina. Un episodio che ha alimentato un dibattito che dura ormai da anni, e su cui le norme non sembrano poter dare una risposta.
Nel corso della seduta sono volate accuse reciproche. Il Consigliere Bruno Marini di Forza Italia, ha anche urlato “Tito Boia”.
A causa di ritardi nelle consegne, in Friuli-Venezia Giulia è slittato di 24 ore l'avvio delle previste vaccinazioni contro il Covid-19. Le persone che si erano prenotate per oggi verranno riprogrammate per il giorno 3 gennaio.
La comunità confida in una ripresa delle attività con il 2021. Il prossimo anno sarà lanciato un logo unico per tutte le organizzazioni della minoranza.
Pur essendo impegnata ad affrontare l’emergenza sanitaria ed economica, ha detto il governatore, la regione non ha trascurato i propri progetti di sviluppo e attende indicazioni dal governo sulle proposte avanzate nell’ambito del Recovery fund.
Quest’anno, accanto al ricordo dell’epidemia, ha detto Zanin, ci lascerà anche aspetti positivi come una maggior diffusione della digitalizzazione, e un rinnovato spirito europeo.
Fra i primi a congratularsi il presidente della regione Massimiliano Fedriga. Incontenibile la gioia del sindaco Ziberna: “Siamo la dimostrazione dell'Europa che va costruendosi come comunità”.
C'è però amarezza dell'SKGZ per non aver potuto esprimere un voto all'interno della Commissione consultiva regionale per la minoranza slovena.
Chiudere tutto prima di Natale non è possibile, ha spiegato, e se ci sarà una chiusura dopo Natale bisognerà garantire a commercianti e ristoratori indennizzi immediati e adeguati.
Fra i sottoscrittori dell’appello, che si propone di essere un punto di confronto in vista della corsa al comune di Trieste, e potrebbe diventare una lista civica a sostegno di Russo, anche molti esponenti della comunità slovena di Trieste.
Il provvedimento, che dovrebbe esser discusso in settimana, assegna il 60 per cento dei 10 milioni a disposizione alle organizzazioni della minoranza, ripercorrendo la ripartizione degli scorsi anni.
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