Il Consiglio comunale di Trieste torna in remoto, ma questa volta senza alcuna emergenza. L’assemblea comunale era stata convocata per ben due volte nella stessa giornata, ma entrambe le sedute si sono tenute on line: un ritorno ai tempi del Covid, o a quelli più recenti dovuti all’indisponibilità della sala del Consiglio comunale, che però non è stato dovuto a un’emergenza, ma alla coincidenza con le elezioni europee, per consentire ai candidati, secondo la maggioranza e la presidenza, di partecipare alla seduta anche se impegnati nella campagna elettorale.
Tutto bene, se non fosse per il fatto che nessuno dei componenti del Consiglio Comunale è candidato alle elezioni. Come se non bastasse, la stragrande maggioranza dei consiglieri e degli assessori si sono collegati dal proprio ufficio in comune, o da stanze del palazzo del Municipio, spesso erano nella stessa stanza e talmente vicini che si sentivano le voci nei microfoni degli altri consiglieri: una situazione che rendeva difficilmente comprensibile la decisione di non utilizzare l’aula del Consiglio comunale.
L’aula è rimasta off limits anche dopo la richiesta del consigliere di Adesso Trieste Riccardo Laterza, di seguire la seduta dalla propria postazione in Consiglio comunale anziché dal proprio ufficio, proposta che è stata sottoposta al voto e respinta dalla maggioranza.
La polemica sulla scelta della presidenza di tenere le sedute in remoto è poi tornata più volte in discussione nel corso della seduta, con l’opposizione che sottolineava le difficoltà di avere un reale confronto democratico in una seduta online e soprattutto accusava la maggioranza di aver optato per questa modalità solo per evitare il confronto in contemporanea alla manifestazione, che si è comunque svolta di fronte al Municipio, sul tema sugli asili di Roiano, con la presenza di operatori e operatrici e anche dei sindacati.
Il tema degli asili era alla base della stessa richiesta di convocazione della seduta dell’assemblea cittadina da parte delle opposizioni: in discussione c’erano le linee d’indirizzo della Giunta comunale sulla gestione degli asili comunali e in particolare, aveva evidenziato Adesso Trieste, “sull’intenzione della maggioranza di concedere la gestione del nuovo asilo nido di Roiano a imprese private e di dimezzare il numero dei posti comunali disponibili per le bambine e i bambini”. Il confronto però alla fine non si è svolto, a causa dell'assenza, annunciata con una lettera, dell'assessore competente, Maurizio De Blasio, circostanza che ha spinto l'opposizione a chiedere, con l'appoggio della maggioranza, un rinvio della discussione.
Nel corso della seduta si è anche a lungo discusso di una modifica delle condizioni contrattuali della concessione del PalaRubini alla Pallacanestro Trieste, per riconoscere alla società i costi sostenuti per “interventi di manutenzione straordinaria e migliorie all'impianto sportivo”, un passo che per la maggioranza è necessario per compensare la società dei costi sostenuti, ma che per il centro sinistra potrebbe avere dei risvolti critici sia dal punto di vista delle legittimità (gli interventi erano stati fatti senza chiedere un preventivo permesso al Comune), sia per quanto riguarda la possibile responsabilità dei consiglieri sui maggiori oneri per il Comune. La deliberà è comunque stata approvata dalla maggioranza, mentre l’opposizione non ha partecipato al voto.
Alessandro Martegani