Sarà un inedito incontro fra la musica e le poesie di Kosovel a celebrare la Giornata della Cultura slovena 2022: l’evento principale, “Ti sento come il vento – incontro musicale con la poesia di Srečko Kosovel”, che si svolgerà al teatro Verdi di Gorizia domenica prossima, è stato presentato al Narodni Dom di Trieste dai presidenti delle organizzazioni apicali della comunità slovena in Italia, l’Unione Culturale Economica Slovena e Confederazione delle Organizzazioni Slovene, Ksenija Dobrila, e Walter Bandelj, e da Damjana Kobal, presidente dell'Associazione genitori di Vermegliano, a cui è stata affidata l’organizzazione dell’evento,. “Il titolo ‘Ti sento come il vento’ – spiega - è tratto proprio dai versi del nostro poeta Kosovel, al quale è dedicata a questa serata, che deriva da un progetto realizzato dall’Associazione genitori delle scuole slovene di Ronchi e Vermegliano e dal gruppo musicale Romjanski Muzicanti: abbiamo voluto proporre al pubblico italiano le poesie, la forza d'animo, la complessità e la voglia di vivere di Kosovel, che rimane molto vivo nel nostro territorio, pur essendo stato un poeta molto giovane e purtroppo deceduto all'età di 22 anni. Ha però scritto tantissime poesie, delle opere lungimiranti che possiamo ritenere anche oggi molto attuali, tanto è vero che i nostri giovani riescono a ritrovarsi nelle sue parole”. “La serata – continua - è in gran parte musicale: ci saranno degli attori che interpreteranno le poesie, che saranno poi riprese dal coro e dal gruppo musicale”.
Nell’evento saranno eseguite musiche da parte del Gruppo Romjanski muzicanti , diretto da Silvia Pierotti, che ha arrangiano le musiche sulle poesie di Kosovel accanto a Lara Černic, Aljoša Saksida e Samuele Mazza, e dal coro Ensemble Romjan.
Nel corso del concerto, l’Skgz e l’Sso consegneranno anche dei riconoscimenti “per il lavoro e i successi ottenuti in campo culturale tra gli sloveni in Italia”.
“Quest'anno le organizzazioni della comunità slovena in Italia, SKGZ e SSO - spiega Damjana Kobal - hanno chiesto a una realtà come quella di Vermegliano, fatta di persone che volontariamente si occupano di valorizzare la cultura locale, di organizzare l’evento. L’Associazione si occupa della scuola che si trova a Ronchi dei Legionari ormai da una quarantina d'anni, ed era nata per la necessità del territorio di andare alla riscoperta della propria identità. Dopo la caduta dei confini, le persone hanno bisogno di conoscere meglio la cultura slovena e la lingua slovena e spesso decidono di mandare i loro figli nelle scuole con lingua di insegnamento slovena fin dall’asilo per poi proseguire fino alle superiori di Gorizia e Trieste, e anche all’università a Lubiana, pur essendo di madrelingua italiana, perché comunque si sentono parte del territorio. Abbiamo già ragazzi che abbiano seguito sin da quando hanno iniziato a frequentare l’asilo, e che ora insegnano nelle scuole statali di Trieste e di Gorizia. È un percorso molto lungo, che però in questo momento sta dando dei frutti.
Le due organizzazioni apicali hanno voluto, in questa occasione, premiare il nostro lavoro e ribadire l'importanza dell’attività di volontariato del territorio, non solo dell'Associazione genitori, ma anche di tutte le associazioni, da Gorizia a Cividale, in tutti gli ambiti, sportivi e culturali e che si occupano dei giovani e dei meno giovani, dando l’opportunità di fare attività e completare tutto ciò che purtroppo la scuola non riesce a fare, creando anche un momento di aggregazione per i nostri ragazzi”.
Alessandro Martegani