E' stato firmato il patto di sicurezza tra Cina e Isole Salomone, secondo quanto riferito dal portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin. L'accordo e' ad ampio raggio e i governi occidentali temono che possa dare alla Cina un punto d'appoggio militare nel Pacifico meridionale. Una bozza dell'accordo, fatta trapelare il mese scorso, ha suscitato perplessita' in particolare per le misure che permetterebbero presenze navali e di sicurezza cinesi nell'arcipelago. Secondo la bozza l'accordo permette alla polizia cinese di essere dispiegata su richiesta del governo di Honiara per mantenere l'ordine sociale. Le Salomone hanno un peso rilevante negli equilibri geo-strategici con implicazioni sul controllo delle vie marittime che attraversano l'Oceano Pacifico. La loro posizione ne ha fatto un oggetto di contesa tra le potenze regionali e globali, e l'ingresso della Cina e' stato l'elemento scatenante delle tensioni che questo paese sta attraversando da alcuni anni. L'accordo prevede una partnership che prevede ingenti investimenti cinesi destinati allo sviluppo economico e infrastrutturale, una cooperazione militare che prevede, dietro richiesta, il possibile intervento per il mantenimento dell'ordine sociale, la protezione di vite e proprieta', l'assistenza umanitaria, la risposta a disastri ambientali e altri obiettivi. Un punto piu' delicato e' quello che prevede la facolta' delle forze navali di Pechino di accedere ai porti delle Isole a seconda delle proprie necessita' e per proteggere la sicurezza dei cittadini e dei progetti cinesi. L'accordo e' percepito come una seria minaccia all'esclusione di qualsiasi potenza dall'area del Pacifico meridionale e le diplomazie hanno intensificato le pressioni sul governo delle Salomone avvertendo dei pericoli a cui andra' incontro.
Franco de Stefani