Un giudice della Corte Suprema brasiliana ha annullato tutte le condanne inflitte per corruzione all'ex Presidente Lula dal pool di magistrati di Curitiba titolari dell'inchiesta che ha preso il nome di Tangentopoli brasiliana. Lula ritorna quindi eleggibile per le elezioni presidenziali del 2022. Un comunicato della Corte Suprema ha infatti messo in evidenza che con la decisione presa sono state dichiarate nulle tutte le sentenze emesse dalla 13.ma sezione federale di Curitiba, e che gli atti saranno trasmessi al tribunale del distretto federale. La decisione non dovra' essere ratificata in sessione plenaria da parte della Corte Suprema stessa, ed e' probabile che la procura federale di Curitiba fara' ricorso. Lula si e' sempre dichiarato innocente e vittima di persecuzione politica da parte del pool di magistrati e dell'ex giudice Moro che, dopo averlo condannato, e' divenuto Ministro della Giustizia del governo Bolsonaro. Lo scorso 9 febbraio la Corte Suprema aveva concesso alla difesa di Lula di accedere ai messaggi intercorsi tra i pubblici ministeri di Curitiba e l'ex giudice, emersi nel 2019 durante l'inchiesta sull'hackeraggio dei telefoni e degli account di messaggeria Telegram di Moro, del pm Dallagnol e di altri esponenti del pool della procura che indagavano su Lula.
Franco de Stefani