Oggi la Domenica delle Palme, con la quale si dà inizio alla Settimana Santa; si ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, mentre la folla ne osannava il nome, agitando rametti di palma e di ulivo in suo saluto. L'uso di portare nelle proprie case l'ulivo o la palma benedetta ha origine devozionale, come augurio di pace. Per i cattolici, questa domenica indica come detto l'inizio della Settimana Santa, cioè i sette giorni che precedono la Pasqua e durante i quali si svolgono le varie celebrazioni che portano alla passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Funzioni religiose oggi in tutte le chiese, in piazza San Pietro a Roma quella officiata da Papa Francesco, per dare il via alle celebrazioni della Settimana Santa, che culmineranno con la messa di Pasqua del 31 marzo. Bagno di folla al passaggio con la papamobile.
Il Pontefice ha concelebrato la funzione religiosa assieme a oltre 400 prelati: 30 cardinali, 25 vescovi e 350 sacerdoti. La celebrazione si è aperta con la benedizione delle palme e la processione: oltre quattrocento persone hanno portato palme e ramoscelli d'ulivo. Papa Francesco non ha letto l'omelia che aveva preparato per la messa. Introducendo i riti aveva mostrato una voce affaticata. Alla fine della lettura del Vangelo è seguito un momento di silenzio, poi direttamente il Credo senza l'omelia del Santo Padre.
Nell'Angelus il Pontefice ha ricordato le violenze nel mondo. Gaza, Mosca, Ucraina. Bergoglio ha pregato per tutte le vittime innocenti. "Assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l'altra sera a Mosca. Il Signore li accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. E converta i cuori di quanti proteggono, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato 'non ucciderai'", ha detto all'Angelus, pronunciando personalmente l'appello.
Delio Dessardo