Il capo di stato maggiore dell'IDF, Herzi Halevi, ha affermato che Israele risponderà agli attacchi dell'Iran: "Sappiamo come individuare obiettivi importanti e sappiamo come colpire con precisione e potenza", ha detto, aggiungendo che l'esercito israeliano ha la capacità di "raggiungere e colpire qualsiasi punto del Medio Oriente. E quei nostri nemici che non lo hanno capito fino ad ora, lo capiranno presto", ha detto ancora Halevi.
L'ambasciatore di Teheran alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, alla riunione del Consiglio di Sicurezza, ha intanto detto che "l'azione dell'Iran in Israele è in pieno rispetto del diritto all'autodifesa secondo l'articolo 51 della Carta Onu".
E alla luce dell'aggravamento della situazione in Medio Oriente, il Ministero degli Affari esteri ed europei di Lubiana ha consigliato ai cittadini sloveni di lasciare l'Iran in modo sicuro. Il Ministero sconsiglia inoltre viaggi in Iran e in altre zone ad alto rischio, tra cui Israele, Palestina, Libano, Iraq, Siria, Yemen e nelle zone di confine della Giordania.
Nel corso della riunione del G7, intanto, presieduta dalla premier italiana, Giorgia Meloni, è stato sottolineato che "in uno scenario di costante evoluzione" è importante "lavorare congiuntamente per favorire una riduzione delle tensioni a livello regionale per la stabilizzazione del confine israelo-libanese". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno e una soluzione diplomatica risulta ancora possibile", recita ancora il comunicato, precisando che "i leader hanno concordato di mantenersi in stretto contatto".
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