Si tratta del primo grande disegno di legge approvato nel contesto della revisione giudiziaria proposta dal governo di estrema destra. E' passato con 64 voti a favore e nessun contrario. I parlamentari dell'opposizione hanno boicottato il voto finale sul disegno di legge in segno di protesta. All'interno della Knesset, molteplici tentativi dell'ultimo minuto di emendare il disegno di legge o di giungere a un compromesso più ampio con l'opposizione sono falliti e due schemi di compromesso sono stati respinti. Intanto, mentre la tensione era alta dentro all'aula, fuori dalla Knesset, a Gerusalemme, 19 manifestanti sono stati arrestati dagli agenti della polizia che ha utilizzato gli idranti per disperdere la folla.
La parte votata è quella che impedirà alla Corte di bloccare le decisioni del governo sulla base del concetto legale di "irragionevolezza", cioè la possibilità della Corte Suprema di intervenire sui provvedimenti amministrativi approvati dal governo e abolirli se li ritiene in qualche modo "irragionevoli". È uno strumento che negli ultimi anni la Corte ha usato in più occasioni, per esempio impedendo al premier Netanyahu di assegnare il ministero dell'Economia a un suo alleato che era stato condannato per frodi fiscali. Il decreto legge in esame dentro l'aula rappresentava sia un banco di prova per la maggioranza, sia un momento cruciale nella storia democratica del Paese. (red)
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