Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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Un'occasione, il Primo Maggio, per ricordare conquiste e problemi nel mondo del lavoro, problemi che negli ultimi anni si fanno sempre più pressanti, dal precariato, alle scarse misure di sicurezza, alle varie forme di sfruttamento, a lavori retribuiti con salari miseri, tutto in funzione del profitto a tutti i costi, nell'interesse dei grandi capitali. In Slovenia, la cerimonia centrale per il primo maggio si è svolta ieri sera a Rožnik, presso Lubiana, con il tradizionale falò e gli interventi dei leader sindacali, tra cui quello della presidente dei sindacati liberi della Slovenia, Lidija Jerkič. Nei discorsi hanno sottolineato la necessità di una lotta comune contro lo sfruttamento dei lavoratori, in primo luogo contro precariato e contro salari che non garantiscono una vita dignitosa. , sono stati unanimi. Auspicato che anche la prossima campagna elettorale sia occasione per affrontare queste problematiche, con la presentazione di programmi coerenti. "Vogliamo cambiamenti per i giovani che entrano nel mondo del lavoro, lottiamo per una generazione che abbia prospettive di un impiego regolare e di retribuzioni adeguate", - è stato evidenziato -, "ma anche per gli anziani che, terminato il percorso lavorativo, sono costretti a vivere con pensioni inadeguate". Poi come detto, il problema del precariato e dei lavoratori migranti. "Uniti nella lotta contro il capitale", ha sottolineeato ancora Lidija Jerkič, dei liberi sindacati. Iniziative anche oggi in tutta la Slovenia. E nel mondo, in programma marce e raduni nelle principali città; in Europa da Berlino a Parigi, ad Atene. In Francia sono in programma anche manifestazioni contro la riforma del lavoro voluta da Macron e che ha già dato vita a molti scioperi. In Italia il titolo scelto dai sindacati confederali per la manifestazione nazionale, in programma a Prato, è: "Sicurezza, il cuore del lavoro".

Delio Dessardo