
Uno strappo sempre più difficile da ricucire quello tra Donald Trump e Volodymir Zelensky: secondo alcuni funzionari anonimi della Casa Bianca, l’amministrazione statunitense avrebbe deciso di bloccare per un tempo indefinito gli aiuti militari verso Kiev. Lo stop, come evidenziato da Bloomberg citando fonti del Ministero della Difesa, riguarderà tutte le forniture non ancora giunte nel Paese invaso, incluse le armi in transito e quelle stoccate in alcune aree della Polonia. Il provvedimento conseguente allo scontro avvenuto venerdì alla Casa Bianca è stato disposto da Trump, il quale ha impartito istruzioni al capo del Pentagono Pete Hegseth di eseguire la sua disposizione. Sebbene Trump non escluda del tutto la possibilità di una futura collaborazione con Zelensky, ha anche sottolineato negli scorsi giorni l’urgenza di un accordo, avvertendo che la pazienza della sua amministrazione non è illimitata. Pertanto, il Presidente ucraino è chiamato ad accettare le condizioni imposte da Washington per la risoluzione del conflitto, “altrimenti resta da solo.” Gli aiuti sono stati dunque sospesi al fine di valutare la loro effettiva utilità nel perseguimento di una soluzione pacifica e vengono interpretati come una “manovra di pressione” nei confronti del governo ucraino oltre al fatto che potrebbero favorire un’intensificazione dell’offensiva russa. Un altro funzionario ha dichiarato all’agenzia AFP che Trump “ha chiarito che il suo obiettivo primario è la pace. I nostri partner devono condividere questo impegno.” L’emittente MSNBC ha rivelato inoltre che l’amministrazione americana avrebbe deciso di allentare le sanzioni imposte alla Russia, una misura che però non è stata ancora ufficialmente annunciata. La stessa emittente e altre testate giornalistiche hanno riportato che Hegsteh ha ordinato la cessazione delle operazioni informatiche offensive contro Mosca, mentre la Procuratrice generale Pam Bondi ha sciolto la task force speciale dell’FBI incaricata di contrastare la campagna di influenza straniera, tra cui l’interferenza russa nelle elezioni del 2016.
Alessia Mitar