Sono 352 mila le persone finora vaccinate in Slovenia di queste 112 mila 500 circa hanno completato i due cicli altre 240 mila dopo la prima iniezione attendono il richiamo. La responsabile della campagna vaccinale nazionale Marta Grgič Vitek oltre che a fornire una dettagliata analisi sull'utilizzo dei tre vaccini disponibili, sulla loro ripartizione a livello regionale e sulla percentuale delle vaccinazioni per fasce di età ha parlato pure degli effetti collaterali post vaccino. Delle 250 mila persone trattate con il farmaco della Pfizer sono 2 mila e 300 circa quelle che hanno segnalato conseguenze di lievi entità, dunque, all' incirca l' 1 per cento; dei 75 mila 600 vaccinati con AstraZeneca la percentuale sale all' 1,5 percento con oltre mille segnalazioni mentre delle 20 mila persone alle quali e stato somministrato il farmaco di Moderna 39 ovvero uno 0,2 per cento hanno avuto effetti collaterali di lieve portata. 25 invece le conseguenze gravi in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer, 10 quelle con Astra Zeneca ed 1 con Moderna. Nuška Čašk Jager del centro per le malattie infettive dell'istituto di sanità nazionale ha illustrato invece il quadro pandemico a livello europeo e per quanto riguarda la Slovenia ha sottolineato la necessità di una stretta collaborazione tra epidemiologi e contagiati. " Ormai nel 39 per cento dei casi questi ultimi si rifiutano di fornire informazioni sui contatti avuti e questo facilita l'espansione del virus " ha detto l'esperta aggiungendo che comunque i focolai maggiori rimangono i posti di lavoro e la famiglia. "Necessaria, perciò, grande cautela ed una stretta osservanza delle misure pandemiche" e' stato detto a Lubiana dove - nonostante l' introduzione del lock down che scatta domani- si guarda con preoccupazione alle prossimi festività pasquali. Da qui l'appello ai fedeli lanciato dall' arcivescovo metropolita Stanislav Zore e dal vescovo della chiesa anglicana Leon Novak che hanno invitato i fedeli a festeggiare la principale solennità cristiana tra le mura domestiche e seguire le cerimonie religiose tramite radio tv e internet.
Lionella Pausin Acquavita