Secondo 24ur.com on-line dietro alle intercettazioni che hanno portato al disimpegno croato dalla sentenza d'arbitrato sui confini con la Slovenia c'è l'intelligence di Zagabria. Il sito rivela che il governo croato, attraverso un mediatore, ha fatto pressioni sulla Tv commerciale slovena Pop Tv affinchè non renda noto il nome dello 007 che avrebbe orchestrato l'operazione. La notizia ha suscitato preoccupazione nel mondo politico sloveno. Il premier Marjan Šarec ha annunciato per il pomeriggio una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale, mentre il Ministero degli esteri ha convocato sempre per oggi l'ambasciatore croato a Lubiana Boris Grigić per chiedergli spiegazioni. Secondo il Ministero qualsiasi tipo di pressione sui mezzi di informazione è inaccettabile; "Se poi queste pressioni vengono dirette addirittura da un governo straniero, ciò dimostra un deficit di democrazia e un allontanamento dai principi su cui si fonda l'Europa e dallo stato di diritto". Il portale 24.ur ha pubblicato anche la registrazione di un colloquio tra Ivan Tolj, rappresentante in Croazia della società austriaca Styria ed eminenza grigia del quotidiano zagabrese Večernji list che pubblicò per primo le intercettazioni del "caso arbitrato", e il direttore di una multinazionale. Nella telefonata Tolj afferma chiaramente di parlare a nome del governo croato. Janez Tepina, giornalista di Pop Tv si chiede: "Come facevano i croati a sapere che avremmo mandato in onda il servizio sui retroscena delle intercettazioni visto che a saperlo eravano solo due giornalisti?". "Unica risposta plausibile - aggiunge - è che eravamo spiati anche noi".

Alberto Cernaz

Foto: BoBo
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