La dichiarazione sulla situazione in Ucraina è stata sottoposta alla procedura parlamentare dai deputati di tutti i gruppi parlamentari ad eccezione di quelli del Partito nazionale sloveno. La Camera di Stato condanna l'aggressione russa contro l'Ucraina come "la più grave violazione del diritto internazionale" ed il riconoscimento da parte di Mosca dell'indipendenza delle regioni di Donetsk e Lugansk. La dichiarazione esprime solidarietà con il popolo ucraino, l'unico che ha il diritto di decidere sul proprio futuro; sostiene gli impegni umanitari e chiede maggiori sforzi per ristabilire la pace.
I deputati sloveni - al contempo - appoggiano le sanzioni internazionali contro Russia e Bielorussia, la prospettiva europea per l'Ucraina e la sua domanda di adesione all'Ue nonché l'adozione di un piano chiaro che garantisca l'adesione di Kiev entro il 2030 a patto che soddisfi tutte le condizioni richieste.
La Camera di Stato chiede inoltre al governo di proseguire con gli aiuti umanitari all'Ucraina e sostiene le attività della comunità internazionale per avviare un dialogo tra la parte ucraina e quella russa.
I deputati hanno autorizzato il presidente della Camera di Stato, Igor Zorčič, a informare riguardo la dichiarazione il capo dello Stato, Borut Pahor, il premier, Janez Janša, la presidente dell'Europarlamento, Roberta Metsola, ed i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel.
Nel corso della sessione straordinaria, i deputati sloveni hanno sottolineato l'importanza dell’unità nella condanna contro la Russia, diversi hanno anche evidenziato le azioni inappropriate del governo sloveno durante la crisi. Il ministro degli Esteri, Anže Logar, ha salutato la dichiarazione in nome del governo. Durante la sessione, alla quale ha preso parte anche l'ambasciatore ucraino, Mihajlo Brodovič, i deputati hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'aggressione russa in Ucraina.
E. P.