Foto: Radio Capodistria
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L'articolo 11 della Costituzione della Repubblica di Slovenia prevede che nelle aree dei comuni abitati dalla comunità nazionale italiana, o ungherese, oltre allo sloveno, sia lingua ufficiale l'italiano- o l'ungherese.

Gli organi statali, quelli delle comunità locali e i titolari di poteri pubblici sono obbligati a collaborare con i membri di queste comunità nella loro lingua in queste aree. Dalla Risoluzione sul Programma nazionale per le politiche linguistiche 2021-2025 emerge, inoltre, che il diritto all'uso equo delle lingue italiana e ungherese, insieme ad alcuni compiti specifici, derivano anche dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, ratificata da Slovenia nel 2000. Sulla carta la cosa sembra funzionare, ma dai primi segni di campagna elettorale sul campo la situazione è diversa.

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I socialdemocratici hanno scelto di tradurre solo lo slogan e pure questo a caratteri più piccoli, ma almeno la frase in italiano è stata prevista prima di andare in stampa. Nelle fila del partito SDS hanno optato per la traduzione incollata a fianco, sempre a caratteri molto più piccoli.

Foto: Radio Capodistria
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Il caso più interessante è a firma del partito “Konkretno” (Concretamente, in italiano), dove la traduzione incollata sotto alla frase a sostegno della cannabis terapeutica non combacia. Dando un’occhiata alla pubblicità accanto pare possibile realizzare anche un manifesto bilingue.

Per fare luce sulla situazione e capire cosa ci aspetta in questo super anno elettorale, nel quale si andrà alle urne quattro volte, ci siamo rivolti in primis all’Ufficio per il bilinguismo. Ringraziandoci per le segnalazioni, ci hanno comunicato di “aver preso contatto con l’amministrazione dell’Ispettorato intercomunale, nonché con le sedi locali dei partiti politici per richiedere la corretta applicazione del bilinguismo”. Ci siamo rivolti anche ai partiti ai quali appartengono i manifesti, la consigliera SD di Isola, Romina Kralj, ha fatto sapere che le circoscrizioni non sono state consultate prima di affiggerli. Dall’SDS di Capodistria e dal “Concretamente” di Isola non abbiamo ricevuto risposta alle domande poste ai rispettivi leader, Silvano Radin e Gregor Perič.