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Sergio Tavčar e' uno dei nomi che hanno reso famosa e importante TV Capodistria, soprattutto in ambito sportivo in cui rimangono indimenticate e indimenticabili le telecronache legate al basket. E proprio recentemente e' stato presentato al Teatro Miela, nell'ambito della 34esima edizione del Trieste film Festival, il libro "L'uomo che raccontava il basket" pubblicato dalla casa editrice udinese Bottega Errante.
Con l'Arca dei Saperi questa settimana ci siamo messi in viaggio verso l'anima piu' selvaggia dell'Istria, la Ciceria che torna a essere unita con l'ingresso della Croazia nell'area Schengen. Un luogo pieno di bellezza, anche in questa stagione fredda, dove grazie alla sapiente guida di Massimo Medeot dell'Associazione Limes siamo andato alla scoperta delle storie del passato e del presente di questo microcosmo che affascina studiosi e viandanti, ma che risveglia negli abitanti il desiderio di ricreare feste e occasioni di socialità dopo il pesante spopolamento che ha colpito l'area nel Novecento.
La scuola elementare "Gelsi" di Fiume è una delle quattro scuole elementari italiane sopravvissute in città dopo la chiusura di quasi tutte le nostre istituzioni scolastiche agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso. Quest'anno, la "Gelsi" festeggia due importanti anniversari: i 115 anni della costruzione dell'edificio scolastico e i 70 anni del trasferimento in questa sede, con un progetto che coinvolge alunni e docenti.
Con la firma del trattato di pace di Parigi, il 10 febbraio 1947, la penisola istriana venne tranciata dalla Guerra Fredda. Le famiglie si divisero: chi se ne andava e chi restava. Molteplici furono le ragioni delle drammatiche e difficili scelte di quei giorni, di quei decenni. La seconda guerra mondiale e il secondo dopoguerra modificarono la struttura demografica della penisola istriana. Ancora oggi si tratta di una storia dolorosa per molte famiglie. Il 10 febbraio è anche la data simbolica in cui in Italia si celebra il Giorno del Ricordo, istituito dal Parlamento 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo delle complesse vicende del confine orientale. Dopo decenni di oblio questi argomenti hanno hanno trovato il loro posto nei libri scolastici e nei dibattiti pubblici.
"Scripta Manent, verba volant" recita un famoso detto latino che tradotto significa "cio' che e' scritto rimane, mentre le parole volano via". Per conservare la memoria e' importante scrivere, lasciare su carta cio' che altrimenti rischia di scomparire. E in questa impresa si e' lanciato il novantenne momianese Armando Kozlović che qualche mese fa ha pubblicato un libro di memorie scritte in dialetto, in cui grazie all'aiuto del poeta buiese Valter Turcinovich ha ripercorso la sua strada. L'arca dei saperi ha raccolto le preziose testimonianze di questo evento e della straordinaria vita del signor Armando.
L'Istria è da sempre stata un territorio mistico e nel corso dei secoli tante culture e saperi diversi si sono incrociati, dando vita a un'inesauribile fonte di storie, contaminazioni e insegnamenti. Ultimamente si parla molto della carica energetica di questa penisola e non molti sono a conoscenza dei cosidetti solchi del dragone, ossia linee energetiche che ripercorrono determinate traiettorie formando veri e propri punti d'intersezione che emanano energia. Secondo il parere degli esperti, Montona è una delle sorgenti energetiche più potenti in Istria, dato che qui si incrociano ben tre solchi del dragone. Ad occuparsene ultimamente è stato il noto antropologo e archeologo Semir Osmanagić che ha ripreso gli studi di Marko Pogačnik, l’uomo che 40 anni fa ha è stato il primo ad occuparsi di questo argomento.
Negli ultimi mesi, il tenore Kristian Marušić ha raccolto diversi successi sulla scena lirica internazionale: dalla residenza al teatro Nazionale di Osjek passando per i concerti dell'Orchestra Sinfonica dei Conservatori Italiani prima, durante l'EXPO di Dubai, per arrivare poi all'Auditorium della Conciliazione di Roma ai primi di dicembre. E mentre prosegue i suoi studi al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste sotto la guida della professoressa Cinzia de Mola, lo abbiamo raggiunto a Grisignana per farci raccontare dei suoi esordi e di che cosa vuol dire per lui il "bel canto".
La dialettologa Suzana Todorović, autrice di tre volumi dell'Atlante Linguistico istroveneto dell'Istria Occidentale, e' stata recentemente invitata a prender parte a un convegno sul tema dalla Societa' Filologica Friulana di Udine. Un'occasione per riflettere sull'importanza di questi strumenti di conoscenza delle parlate, per noi invece e' stata l'opportunita' di capire di che cosa si tratti e quali siano i legami istriani che si dipanano nelle ricerche linguistiche del Novecento.
Buono, pulito e giusto sono tre parole che associamo immediatamente a Slow Food che a partire dalla fine degli anni 80 ha creato un movimento per riflettere sul cibo come cultura. Nel mese di dicembre il Mercato Coperto di Trieste ha ospitato la manifestazione "Farmer and Artist" organizzata dalla condotta triestina dell'associazione insieme al GAL Carso per dare giusto spazio e peso al lavoro degli agricoltori e dei contadini, 30 tra Carso, Istria e Friuli presenti con i loro prodotti
Tetimonianze-interviste ai nostri anziani. 8 donne e 2 uomini raccontano la memoria storica della cittadina istroveneta.
L'associazione artistico-culturale "Marco Garbin" di Rovigno, operante nell'ambito della locale Comunità degli italiani, ha festeggiato i suoi 75 anni di attività. Per l'occasione il gruppo ha portato in scena uno spettacolo alla sala concerti dell'Adris dove si è registrato il tutto esaurito. E' stato un momento per ricordare responsabili, dirigenti e attivisti, ma anche per rimarcare la forte volontà nel continuare a tramandare, alle giovani generazioni, il ricco patrimonio musicale, canoro e dialettale locale.
La Comunità degli Italiani di Umago è una delle più attive e conosciute nell'area istriana e quarnerina. I soci sono molti, numerose le attività rivolte a tutti i gruppi d'età, nel corso degli anni si è distinta in particolare l'attività teatrale guidata dal compianto Giuseppe Rota.
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