Predlogi
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Era il febbraio del 2004 quando a soli 54 anni ci lasciava Silvio Odogaso, uno dei pionieri di TV Capodistria. Giornalista, sceneggiatore, autore di trasmissioni, Odogaso ha raccontato l'Istria, i suoi personaggi, le sue curiosità ed ha ideato e curato numersosi documentari e trasmissioni di carattere culturale e d'intrattenimento.
L'Arca dei Saperi ci porta alla scoperta della più antica biblioteca pubblica in Friuli, La Guarneriana di San Daniele del Friuli, senza dimenticare un altro prezioso bene culturale del territorio che nasce grazie a un prodotto del mare: il sale.
Gli imponenti palazzi e i numerosi stemmi sparsi per la città, ci testimoniano ancora oggi dell'importanza e della grandezza della famiglia Gravisi di Capodistria, che oltre ad essere la più nobile e ricca, si adoperava anche per il bene della cittadinanza tutta.
L'autrice della mostra fotografica "Italiani d'Istria, chi parti' e chi rimase" è Lucia Castelli, figlia di esuli piranesi che è nata a Fossoli, all'interno del villaggio San Marco in provincia di Modena. Questo campo all'indomani della seconda guerra mondiale ospitò centinaia di profughi istriano-fiumano dalmati
Con la firma del trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947, la penisola istriana venne tranciata dalla Guerra Fredda. Si divisero le famiglie: chi se ne andava e chi restava. Molteplici furono le ragioni delle drammatiche e difficili scelte di quei giorni, di quei decenni. Tutto il popolo giuliano-dalmata subì l'esilio e le sue conseguenze.
L'Arca dei Saperi è andata alla ricerca di storie che continuano a legare a doppio filo le sorti di chi è partito e di chi è rimasto dopo la seconda Guerra Mondiale in Istria. E lo ha fatto con l'aiuto di Chiara Vigini che ha scritto il libro "Mangiar memoria".
L'ex campo profughi di Padriciano a Trieste è uno dei luoghi simbolo dell'esodo istriano-fiumano e dalmata e testimonia attraverso oggetti di uso comune, fotografie e scritti la storia di quanti abbandonarono le proprie terre. Realizzato inizialmente quale mostra permanente dall'Unione degli Istriani, è diventato Museo di carattere Nazionale e oggi è una tappa fondamentale nell'ambito dei "viaggi della Memoria".
L'attrice piranese Elsa Fonda ci racconta come è nato il libro autobiografico ''La cresta sulla zampa'' e ci legge alcuni passi di esso, quelli in cui racconta gli anni dell'esodo.
Il 10 febbraio in Italia si celebra il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale italiano. Con la firma del Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947, la penisola istriana venne tranciata dalla Guerra Fredda. Si divisero le famiglie: chi se ne andava e chi restava.
Mimmo Lombezzi è un noto giornalista italiano, conosciuto sopratutto per i suoi reportage sulla guerra nei Balcani ma anche per i numerosi servizi d'inchiesta. Ma non tutti sanno che Lombezzi è anche pittore e vignettista.
Su interessamento del Museo Regionale di Capodistria e del Comune, recentemente è stata recuperata l'edicola di Bossedraga che ha di nuovo al suo interno, dopo anni di incuria, un dipinto dedicato alla Madonna.
Le ferite della Shoah toccano profondamente Trieste, che come porto dell'allora Impero Austroungarico ha sempre avuto una nutrita e integrata Comunità Ebraica e che vanta il triste primato dell'unico campo di concentramento e sterminio sul suolo italiano.
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