Foto: Radio Capodistria/Antonio Saccone
Foto: Radio Capodistria/Antonio Saccone

Dopo i saluti del dottor Stefano Cerrato, addetto culturale dell'Istituto Italiano di Cultura di Lubiana, e l'introduzione di Patrizia Farinelli, professoressa all'Università di Lubiana, si è parlato delle relazioni tra il lavoro dello scrittore e quello dello storico, tema centrale dell'incontro "Storie infedeli. Tradire il passato per raccontarlo", che si è svolto ieri a Lubiana.
"Lo scrittore - spiega Davide Orecchio - racconta una storia e soprattutto ha una voce, che è il racconto. La storia è anche nella voce dello scrittore, nei dettagli, nella capacità di farla rivivere - prosegue il finalista al Premio Campiello 2018. Lo scrittore ha una capacità diversa, probabilmente maggiore, di far rivivere la storia al lettore. Lo storico - chiosa Orecchio - racconta la storia, una storia, con un linguaggio più scientifico, che è la sua conoscenza: usa meno gli strumenti della narrativizzazione del passato, quindi è un lavoro inevitabilmente diverso" conclude lo storico, scrittore e giornalista.
Antonio Saccone