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La benzina ad un euro al litro dei distributori sloveni sta mettendo in ginocchio i benzinai italiani delle zone limitrofe ai confini.
La comunità slovena locale ha reagito duramente. La sindaca Pallotta assicura disponibilità al dialogo, ma la priorità, dice, è la sicurezza dei bambini.
Come noto il prossimo 13 luglio a Trieste, in occasione della restituzione del Narodni dom alla comunità slovena, saranno presenti i presidenti della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e di quella slovena, Borut Pahor.
Dopo tre mesi di chiusura dei confini, nei primi giorni di riapertura è stato un vero e proprio assalto, quello dei triestini, verso le pompe di benzina collocate subito dopo la frontiera con la Slovenia.
Per Renzo Codarin, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la presenza dei due presidentri alla Foiba sarebbe "una storica tappa nel processo di riconoscimento a livello internazionale di quella che fu la strage delle foibe".
Contro la decisione è stato presentato un ricorso al Tar del Lazio, che sarà discusso il 24 giugno.
Il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna celebrerà la riapertura dei confini lunedì accanto al collega di Nova Gorica Klemen Miklavič. Lunghe file di auto in attesa di entrare in Slovenia si sono formate anche ai valichi minori nel corso della mattina.
Lunedì i valichi, anche quelli minori, saranno riaperti per tutti i cittadini italiani.
Da lunedì, conferma Lubiana, confini aperti per tutti i cittadini italiani.
Le diplomazie di Slovenia ed Italia sono al lavoro per la prima storica visita di un Presidente della Repubblica sloveno alla Foiba di Basovizza, il prossimo 13 nello stesso giorno in cui verrà restituito il Narodni dom alla comunità slovena.
Oggi il cantautore ha spiegato le sue ragioni al quotidiano Primorski Dnevnik, assicurando di non aver mai voluto offendere la minoranza slovena.
Le nuove riaperture, ha sottolineato, sono possibili alla luce dell’arretramento della diffusione del virus in regione.
I primi ricorsi sono stati depositati al Tar del Lazio contro la decisione dell’autorità anticorruzione italiana, che ha estromesso l’ex presidente dalla guida dello scalo. In città intanto si moltiplicano le iniziative di sostegno a D’Agostino.
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