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Quattro milioni di elettori sono chiamati a rinnovare le amministrazioni regionali, ma il voto ha assunto anche valenza nazionale.
Particolarmente seguita la sfida per l'Emilia Romagna, per il dichiarato obiettivo della Lega di strappare al Pd una regione considerata una roccaforte della sinistra.
La guida del partito sarà affidata al sottosegretario Vito Crimi in vista del congresso di marzo.
Il leader della Lega ha chiamato a sua difesa il partito e il suo popolo, e punta sfruttare il caso anche in vista del voto di domenica in Emilia Romagna.
La richiesta, diventata terreno di scontro elettorale nella campagna in atto in Emilia Romagna e Calabria, è stata approvata senza la presenza della maggioranza in aula, e con il voto favorevole dei senatori della Lega.
A pochi giorni dalle elezioni in Emilia Romagna, il caso è diventato terreno di scontro politico. La maggioranza non si è presentata in aula, lasciando la decisione all’opposizione. Lo stesso Salvini aveva chiesto di dare via libera al processo.
Una sconfitta di Pd e Movimento 5 Stelle potrebbe infatti avere ripercussioni sulla coalizione giallo rossa.
Per ricordare la sua figura sono stati pubblicati libri, ed è nelle sale un film sugli ultimi anni della sua vita, ma il paese è diviso nel giudicare il segretario del Psi coinvolto nelle inchieste di Tangentopoli.
La società, considerata responsabile dell’insufficiente manutenzione delle infrastrutture, ha però presentato un piano d’investimenti e si è già appellata alle istituzioni europee.
La decisione è stata contestata dalla Lega, che puntava a ottenere una legge maggioritaria.
Il testo è stato rimosso, e anche il ministero dell’istruzione ha condannato ogni riferimento a divisioni per censo.
Continua la trattativa fra il governo e Autostrade per l’Italia.
Alcuni senatori avevano ritirato l’adesione, ma le firme necessarie sono state rapidamente trovate grazie al soccorso dei senatori della Lega.
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