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Nella Ciceria troviamo i sentieri dei valacchi, un'antica comunità linguistica con un patrimonio culturale e musicale da tutelare. Nell'eco-museo di Šušnjevica, dedicato a questa comunità, vengono presentati vari aspetti di un modo di vivere comune fino agli anni sessanta dello scorso secolo.
Nell'ambito delle celebrazioni per San Nazario, la Comunità degli Italiani di Capodistria, ha ospitato la mostra "Scorci Capodistriani" del pittore Angelo Zucca, di cui sono stati esposti una trentina di dipinti in miniatura. La prima metà del Novecento è stata per Capodistria un periodo ricco di nomi e affermazioni nel campo dell'arte figurativa. Accanto agli artisti con una formazione accademica, si affiancò una nutrita produzione da parte di pittori dilettanti di buon livello, tra i quali Angelo Zucca.
Una bella novità riguarda il Museo degli strumenti musicali antichi di Piemonte d'Istria. Oltre a recuperare la memoria storica di un territorio musicalmente ancora vivace, in cui la cultura musicale istro-veneta è patrimonio collettivo, ora gli strumenti possono essere ammirati e studiati in un nuovo spazio espositivo.
Sta riscontrando grande interesse l'iniziativa "La cucina delle saline" che prevede la valorizzazione e la preparazione di piatti tradizionali. Per il terzo anno consecutivo il progetto viene realizzato dalla Comunità degli Italiani di Pirano in collaborazione con vari enti e associazioni. Con la presentazione dei piatti tipici si vuole far conoscere e conservare il patrimonio delle saline di Sicciole, che è ancora vivo, ma pian piano in via di estinzione.
Il piranese PIERO POCECCO musicista di lunga data, racconta le proprie emozioni attraverso le sue canzoni, e si esprime sia in lingua italiana che slovena e in dialetto istroveneto.
Tra Ancarano, Materada e Caldania riprende il suo viaggio anche l'Arca dei Saperi che quest'anno ci portera' alla scoperta dello sguardo che i giovani delle Comunita' italiane hanno sul loro territorio e sul patrimonio culturale di cui si fanno preziosi custodi. E partiamo da una giovane donna, Martina Trento Dagostini, che negli anni ha approfondito il suo amore per l'Istria declinandolo anche in una raccolta di poesie.
Con nuova linfa e forti del risultato raggiunto con la proclamazione dell'istroveneto a patrimonio immateriale della Slovenia e della Croazia, il festival dedicato a questa parlata dell'Alto Adriatico, eredita' di quel legame cosi' importante con la Serenissima, e' tornato in grande stile. La decima edizione del Festival della canzone inedita in istroveneto "Dimela cantando" ha infatti fatto tappa a Venezia. E' stata una "prima volta" ricca di significati.
Si avvicina la stagione turistica, che quest'anno si prospetta molto buona grazie perlopiù alla revoca delle limitazioni anticovid. C'è tanta voglia di concerti, spettacoli e mostre: al riguardo l'offerta sarà ricca e variegata anche perché diversi eventi sono stati posticipati a quest'estate causa la pandemia.
Per il suo ultimo viaggio alla scoperta dei saperi femminili, questa settimana l'Arca ci porta a Capodistria per incontrare la dialettologa Suzana Todorović. L'ultima pubblicazione della studiosa e' il terzo Volume dell'Atlante Linguistico Istroveneto dell'Istria Nordoccidentale, ma e' solo l'ultimo tassello di una vita passata a studiare i dialetti, le lingue materne. Un lavoro prezioso perche' queste parlate, spesso molto piu' legate all'oralita', hanno saputo accogliere anche parole e forme delle diverse famiglie linguistiche presenti sul territorio.
Fulvio Tomizza viveva in uno stato di "uomo di confine permanente". Ma che cosa vuol dire oggi leggere e continuare a studiare la grande anima istriana? Lo scopriamo con l'Arca dei Saperi, attraverso una serie di contenuti del nostro prezioso archivio, ma soprattutto attraverso le parole del vincitore del Premio Tomizza di quest'anno, Andro Merku', e agli studenti della facolta' di studi umanistici dell'Universita' del Litorale di Capodistria che questo semestre hanno fatto un percorso tra la scrittura e i luoghi di questo grande cantore dell'Istria, per cui nutriva un amore viscerale.
Appuntamento ormai immancabile del mese di maggio, quest'anno e' tornato in presenza il Forum Tomizza, gli incontri di Frontiera giunti alla loro 23esima edizione. Un ricco caleidoscopio di eventi e manifestazioni tra letteratura, arte, teatro e poesia nato in memoria del grande scrittore di Giurizzani, autore di alcuni romanzi fondamentali per la comprensione della storia di queste terre, tra cui Materada del 1960.
Il castello di Pisino ha ospitato la mostra "Legami - istriani dopo la seconda guerra mondiale". L'esposizione è stata curata e preparata dal Museo Etnografico istriano, dal centro di Ricerche storiche di Rovigno con la collaborazione di alcune Comunità degli Italiani. Il tema trattato è stato quello dell'esodo e delle lacerazioni avvenute nel tessuto familiare. L'evento ha fatto parte di un progetto europeo di ampio respiro sulle identità minacciate a cui collaborano sette Paesi: Croazia, Slovenia, Polonia, Lituania, Svezia, Danimarca e Norvegia.
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