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La musica non cambia rispetto al 2020. I primi mesi saranno decisivi nella lotta al virus, mentre nelle prossime settimane dovrebbe essere noto l’esito del laborioso tentativo del centrosinistra di tornare nuovamente al governo
A trent’anni di distanza, in piena crisi sanitaria, la classe politica sembra non saper trovare quella unità che era stata invece raggiunta nel difficile periodo in cui il paese stava lottando per la sua indipendenza.
Il 23 dicembre 1990 si votò per il referendum sull’indipendenza. Il quesito recitava: “Volete che la repubblica di Slovenia diventi uno stato autonomo ed indipendente?”. Per essere valido doveva superare il quorum del 50% degli aventi diritto.
La politica non si ferma e dopo una prima fase di stallo, dettata dalla paura della pandemia, è ritornata a scontrarsi per la conquista del potere. In Slovenia sono in pieno corso le manovre per defenestrare Janša, mentre in Italia il confronto si fa duro
Con il ritorno di Erjavac alla guida del partito dei pensionati, il centrosinistra conta di poter dare un a spallata al governo Janša.
Il virus continua a mietere vittime in Slovenia, i malati di coronavirus ricoverati negli ospedali non accennano a diminuire, intanto aumenta il fastidio per i divieti, mentre l'idea che si sta facendo strada è chea morire sono solo i vecchi.
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