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In attesa dell'arrivo del pass vaccinale europeo e di nuovi allentamenti, si cerca una soluzione per evitare eccessive complicazioni a chi deve andare oltre confine per motivi di lavoro, studio o famiglia.
Il prefetto aveva ribadito la legalità delle riammissioni, che avevano provocato molte polemiche nei mesi scorsi per una presunta violazione dei diritti dei migranti.
I residenti nei tre comuni potranno utilizzare anche le strutture sanitarie dei comuni oltre confine.
I numeri sono costanti, ha detto, con una maggior percentuale di minori. Riguardo le “riammissioni informali", contestate dalle organizzazioni che si occupano di accoglienza, per il prefetto non c’è stata alcuna violazione dei diritti dei migranti.
La giornata è stata organizzata per sottolineare un fenomeno in aumento, in particolare fra i tanti minori stranieri che giungono in Italia e in Europa non accompagnati, e dei quali si perdono poi le tracce.
La nuova procedura è stata confermata dalla polizia di frontiera e dal Ministero della salute italiani. Una complicazione che va in controtendenza rispetto al miglioramento dei dati epidemiologici, e alle riaperture di Slovenia e Croazia.
Danilo Slokar della Lega appoggia l’idea della fascia confinaria; per Igor Gabrovec dell’Unione Slovena Roma e Lubiana devono coordinare il regime degli spostamenti transfrontalieri.
Al centro del colloquio l’appuntamento con la capitale europea della cultura nel 2025, la zona economica speciale europea, ma anche la conferma della visita, con il Presidente Pahor, alle due città in autunno.
Per entrare in Italia è ancora obbligatorio presentare il risultato di un tampone: una regola, dicono i due parlamentari, che fa sentire pesanti effetti “nelle aree di confine, in cui la consuetudine agli scambi tra le persone è radicata”.
L’iniziativa, organizzata dalle rete delle polizie stradali europee “RoadPol”, punta a migliorare la sicurezza sulle strade e la consapevolezza dei conducenti.
Il progetto è stato presentato in settimana a Trieste, e punta a realizzare la sede della banca nell’area del Porto Vecchio.
La senatrice Tatjana Rojc ha scritto al Vescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, chiedendo ”d’intervenire per riportare pace e dialogo in una comunità turbata”.
Per entrare o rientrare nel paese al momento è ancora necessario un tampone non più vecchio di 48 ore. L’obbligo vale anche per chi ha iniziato o concluso il percorso vaccinale.
Si tratta di un passaggio che fa cadere tutte le restrizioni, coprifuoco compreso, mantenendo solo le regole di comportamento come l’uso della mascherina e il distanziamento.
Un errore che in poche ore ha fatto il giro dei social, e che è stato subito ripreso dal centro-destra goriziano tanto che l’ufficio di turismo sloveno è subito intervenuto facendo immediatamente ritirare i gadget dai negozi.
“Noi – ha detto l'assessore al turismo Bini - siamo pronti ad accogliere i turisti nella nostra regione. I dati sono confortanti, - ha aggiunto. - le prenotazioni stanno arrivando e in alcuni casi sono addirittura superiori al 2019".
Il capogruppo del Patto Massimo Moretuzzo ha accusato la giunta di non aver saputo interloquire con il governo, ma l’assessore Roberti aveva sottolineato come Roma non avesse rispettato gli accordi.
Rinviata al mittente la proposta della Lombardia di somministrare la seconda dose ai lombardi nelle regioni di villeggiatura.
In Friuli Venezia Giulia il presidio si è tenuto di fronte alla sede di Trieste: presenti i giornalisti delle redazioni italiana e slovena, e le organizzazioni di rappresentanza dei giornalisti italiani.
Sui gestori ha però impattato la pandemia, e l'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi ha sottolineato anche la necessità di “tutelare i posti di lavoro e gli introiti di realtà pesantemente penalizzate a causa del Covid-19”.
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