Predlogi
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Era il febbraio del 2004 quando a soli 54 anni ci lasciava Silvio Odogaso, uno dei pionieri di TV Capodistria. Giornalista, sceneggiatore, autore di trasmissioni, Odogaso era entusiasta del proprio lavoro. Originario di Rovigno, ha raccontato l'Istria, i suoi personaggi, le sue curiosità ed ha ideato e curato tanti documentari e trasmissioni di carattere culturale e d'intrattenimento.
Se siete dei nostri affezionati telespettatori lo avrete sicuramente visto e apprezzato più volte. Lui è il giornalista, Silvio Stancich, ideatore, conduttore e curatore di numerose trasmissioni di attualità.
ll giornalista e scrittore, Elio Velan ha lavorato per diverse testate giornalistiche, sia croate, sia della Comunità Nazionale Italiana. Per diversi anni ha collaborato anche con la nostra emittente. Lo abbiamo incontrato a Gimino, nella sua casa in Istria.
Il 27 agosto del 2000 ci lasciava il giornalista e profondo conoscitore dell'Istria, Romano Farina. Lo ricordiamo soprattutto per i suoi reportage a metà strada fra storia, geografia e cronaca che sono apprezzati ancora oggi. In pochi minuti, grazie ad una invidiabile sintesi, riusciva a farci scoprire le più remote località dell'Istria con i suoi usi e i suoi costumi.
Il prossimo mese TV Capodistria spegnerà 50 candeline. Per molti un'amica che, nonostante le tante difficoltà, arriva a casa vostra con il sorriso. Una televisione fatta da persone, quelle che giorno dopo giorno vedete sullo schermo, ma anche tutte quelle che in silenzio lavorano dietro le quinte facendo un lavoro prezioso. Questi 50 anni sono un pò dedicati a tutti i dipendenti, quelli di oggi ma anche e soprattutto a quelli di ieri che con passione e professionalitò hanno fatto nascere e crescere l'emittente. Tra questi pionieri, vogliamo ricordare l'operatore di ripresa, Angel Vidmar, scomparso nel dicembre del 2019.
Il nostro omaggio va ad una persona che ha saputo rendere onore, prestigio e far crescere TV Capodistria, ovvero Silvano Sau, classe 1942, per diversi anni direttore, scomparso cinque anni fa e figura storica di tutta la Comunità Italiana. Vogliamo ricordarlo come una persona umile e allo stesso tempo di grande spessore.
In questo complicato periodo di chiusure, uno dei pochi modi che ci rimane di viaggiare e' tuffarci nei ricordi, magari facendo ordine tra le vecchie fotografie di famiglia e tornando con la memoria a riscoprire dettagli e immagini di come eravamo un tempo. Per i piu' curiosi esistono pero' anche altre istituzioni che, grazie alla digitalizzazione, hanno reso disponibile in rete una preziosa raccolta di immagini e fotografie che parlano dell'Istria e del suo passato.
Da quasi duecento anni il cimitero di Capodistria, situato sul colle di San Canziano, accoglie le spoglie dei capodistriani. Nonostante la bellezza architettonica dei suoi monumenti funebri e l'importanza dei personaggi storici che vi sono sepolti, si è ancora in attesa di un adeguato decreto che tuteli e valorizzi quello che è a tutti gli effetti il cimitero monumentale più importante di tutta la costa slovena.
Questo è un viaggio a ritroso nel tempo per parlare delle battaglie combattute nel Mediterraneo alle quali parteciparono varie località e molti equipaggi istriani. Per la sua posizione geografica e il clima mite, l'Istria ha sempre avuto molte risorse, sia di terra, sia di mare, che hanno permesso lo sviluppo di una società articolata. E ovviamente i conflitti e le pestilenze hanno lasciato un segno in questa regione di frontiera.
Le piante grasse sono molto diffuse nelle nostre case, hanno diverse forme e colori ma soprattutto necessitano di poche cure ed hanno un fascino esotico.
L'Alto Adriatico ci insegna che la cultura nasce sempre ancorata alle radici dell'identita', ma poi diventa patrimonio comune grazie al fatto che parla dell'umano e dell'esperienza quotidiana di tutti. E nei luoghi in cui le culture si incontrano e scontrano, grande importanza hanno avuto le figure dei traduttori con il loro compito di mettere in comunicazione la diversita' delle lingue.
Che la situazione determinata dall'emergenza sanitaria del Coronavirus sia grave ed abbia già determinato un enorme danno economico è un'evidenza che sta sotto gli occhi di tutti. Anche il mondo della musica ne è stato colpito suppre abbia tentato di rispondere alla situazione promuovendo diverse iniziative social che però non hanno alcuna sostanziale rilevanza economica per le persone che di questo lavoro vivono. Di tutto questo e molto altro ne abbiamo parlato con il cantautore e grande interprete della musica popolare istriana, Rudi Bučar.
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