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Per la maggioranza di centro destra si trattava di un testo che metteva insieme vicende troppo diverse per essere accostate. Per il centro sinistra invece è stata un’occasione persa per dare un’immagine di una Trieste unita e con lo sguardo al futuro.
Il testo era stato presentato dal Pd, ma è stato sottoscritto da tutti i capigruppo e votato da tutti i consiglieri presenti in aula.
Il testo, che chiede al sindaco di attivarsi presso il governo per tutelare le frequenze che diffondono il segnale in Friuli Venezia Giulia, è stato presentato dal Pd ma sottoscritto da tutti i gruppi.
Blogger, storici, ed esponenti del mondo della politica si sono confrontati sull’opportunità delle intitolazioni a personaggi discussi, o di cambiare i nomi di strade e piazze diventati intollerabili o inopportuni per il sentire comune.
La storica del teatro Bogomila Kravos, ha ripercorso l’attività culturale espressa dalla struttura dal 1904 al 1920. Un esempio da considerare in vista della restituzione del palazzo alla comunità slovena di Trieste.
Nel testo, si chiede al Sindaco d’indirizzare “al più presto al Governo della Repubblica e alle Camere la forte e decisa raccomandazione di intervenire per garantire la sopravvivenza di una voce libera”.
Nel corso degli interventi è stata sottolineata la necessità di reagire alle provocazioni e di cercare il dialogo, ma anche il rifiuto dell’accusa di pulizia etnica e genocidio da parte dei partigiani verso la popolazione italiana.
La manifestazione è nata in protesta alla “Fiaccolata del Ricordo” organizzata da Trieste Pro Patria, Comitato 10 febbraio e Lega Nazionale.
La cerimonia era stata preceduta da tensioni e polemiche su iniziative che tendono a ridurre la portata del fenomeno delle Foibe, una tendenza stigmatizzata anche dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
La Giornata del Ricordo si sta trasformando in un evento tutt'altro che di condivisione, come auspicato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Si celebra oggi, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano il 30 marzo 2004, con l'obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe.
Le Acciaierie Arvedi hanno comunicato che la Ferriera di Trieste entro fine febbraio inizierà la procedura per chiudere l'area a caldo. La direzione ha risposto alla richiesta di chiarimento sui tempi, presentata dalla Regione FVG.
Le organizzazioni della comunità slovena in Italia avevano protestato per alcune iniziative che punterebbero a sminuire la portata delle persecuzioni fasciste subite dalla minoranza slovena nell'area di Trieste
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