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Nella notte l'esecutivo ha dato via libera all'intervento, ma la vicenda sta lacerando la maggioranza, tanto da mettere a rischio la tenuta del governo.
Sorgerà nella Nuova Piramide disegnata dall'architetto Jacques Herzog.
La riforma ha però assicurato il Premier, non nasconde alcun rischio per l’Italia.
In primo piano la crisi dell'Ilva e di Alitalia.
Il terremoto non ha fatto vittime né feriti, e ha provocato solo danni lievi agli edifici.
Sull’operazione però si moltiplicano i timori per i possibili risvolti occupazionali e sulla pluralità dell’informazione in Italia.
Chi mi accusa di aver dato via libera senza consultare il Parlamento, ha spiegato, era seduto fra i banchi del governo quando era stato raggiunto l’accordo.
Il premier Conte ha rinviato la decisione a un dibattito parlamentare, ma le posizioni fra Pd e 5 Stelle sembrano per ora inconciliabili.
Sulla infinita vicenda della compagnia di bandiera italiana, s’innesca anche il problema legato alle infrastrutture autostradali, gestite da una società di Atlantia, a cui il governo sembra ormai intenzionato a revocare le concessioni.
“È imbarazzante anche solo sapere – ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia - che si debba andare a un voto per decidere se mettere o no il ricordo di un deportato o di una vittima della Shoah".
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